Viet Boxing

un po’ di storia

Nel  1992, seguendo il consiglio del Maestro Phan Hoang, presidente della federazione Viet Vo Dao internazionale, il M° Bao Lan ed il M° Alberto Scalari, suo allievo diretto, iniziarono a costruire le basi per la Viet Boxing Italia.

L’ idea è nata dall’esigenza di dover scindere la parte tradizionale, compresa la pratica dei vari Quyen (forme) specializzandosi esclusivamente nelle tecniche di combattimento sportivo, difesa personale e nel combattimento reale (Free Fighting) dove le poche regole sono a salvaguardia dell’incolumità dei combattenti.

La Viet Boxing Italia propone un vasto programma tecnico che spazia dalle tecniche basilari di Boxe, Light Contact, Kick Boxing, alle tecniche più temute quali gomitate, ginocchiate, proiezioni e lotta a terra, con l’applicazione delle varie soluzioni di immobilizzazione, leve, soffocamenti, strangolamenti etc.
Nonostante tutto la Viet Boxing è una disciplina divertente ed il suo obiettivo non è solo il combattimento ma accrescere la fiducia in se stessi ed essere dinamico e protagonista in qualunque situazione.

E’ uno sport utile per mantenersi in forma e imparare nello stesso tempo a difendersi.
Il praticante di Viet Boxing deve essere sempre umile, consapevole del fatto che tutti possono insegnare qualche cosa di prezioso.
Rispetto, umiltà, lealtà e sportività, sono concetti che dobbiamo sempre portare con noi… sia in palestra che nella vita quotidiana.
le radici culturali:
Dalla formazione del paese dei Viet, circa 2879 A.C. , attorno al fiume Duong tu Giang (Yang Tseu Kiang) della Cina meridionale, si erano stabilite molte tribù di nome “Bach Viet” (Centro Viet); una di queste ha avuto il coraggio di immigrare verso Sud, lottando contro altri popoli, affrontando innumerevoli pericoli tra i quali fiumi, foreste, animali feroci, fino ad arrivare a fondare il paese Viet Nam (il Viet del Sud).

Questa è una caratteristica particolare dei Viet e della Viet Boxing; il coraggio di andare avanti sempre, alla ricerca della verità, non fermarsi mai all’apparente vittoria e non avere mai paura di confrontarsi con gli altri per migliorare se stessi.
Anticamente in Vietnam esistevano molti stili di combattimento formatisi nelle varie epoche ed in diverse regioni. Partendo dal Nord Vietnam con le tecniche di “Vat Co Truyen” (lotta tradizionale) , una sorta di Sumo alla Vietnamita con l’utilizzo di proiezioni e tecniche corpo a corpo, disciplina che divenne famosa per le gare, tra i villaggi del nord, alla festa di “Tet” (capo d’anno).

Durante l’ occupazione dei Mongoli i maestri Vietnamiti dovettero raffinare le loro tecniche  di lotta per i costanti duelli che avvenivano con i famosi lottatori Mongoli.
Nel centro del Vietnam, troviamo in particolare il villaggio di Binh Dinh, la culla delle arti marziali Vietnamite, con famose scuole quali “Tay Son”, “Binh Dinh”, “Sa Long Cuong” etc. dove l’arte marziale Vietnamita si sposa con gli stili cinesi, creando delle discipline complete ed efficaci.
Scendendo verso il Vietnam del Sud, l’arte marziale dei Viet perde un pò di sfumature come la “fantasia” tipica delle scuole cinesi, diventando più pratica ed efficace con l’ influenza e spesso il confronto con la Muay Thai, la Box Birmana e il Pentac Silat, trasformandosi in una disciplina sempre più completa ed efficace.

All’inizio degli anni ’60 anni d’oro per le scuole Vietnamite, nacquero delle proprie scuderie di combattimento nel Sud del Vietnam con il movimento “Vo Tu Do” (Lotta Libera) dove, sul famoso ring “Tinh Vo” di Saigon, si svolsero sanguinosi duelli e confronti tra le varie discipline del Sud – Est Asiatico.

Tutt’ora in Vietnam esistono molte scuole di combattimento libero, stimate ma temute per la completezza ed efficacia delle loro tecniche nonché per la strategia di combattimento, peculiarità dei Viet, che riescono a essere efficaci in qualsiasi distanza di combattimento.